Sembra che esistano da sempre, ma in realtà gli influencer nel marketing sono parte della vita digitale solo da pochi anni. Sono, se così si può dire, la personificazione dei blog, da una decina d’anni finestre su ogni tipo di argomento. E se c’è un argomento che attira curiosità, questo è il mondo del food&wine.
Ci sono milioni di articoli, riprese in vigna, unboxing, dirette via Instagram per far scoprire una cantina vinicola o un vino in anteprima al pubblico target; e per il lato food, ricette che fanno il giro del web ogni giorno, show-cooking, eventi gastronomici. E più questi contenuti sono virali e belli a vedersi, più l’attenzione degli utenti si sposterà dall’oggetto al prodotto, al brand rappresentato.
Questo è il campo degli influencer, oggi una potenza in campo di digital marketing: sono loro che, mettendoci la faccia, spingono migliaia di migliaia di utenti a gustare quello specifico prodotto, da loro presentato nel modo più giusto.
Wine Influencer Marketing: le radici
Entriamo nello specifico. L’acquisto del vino online è nel 2020 uno dei trend in maggior crescita; e Blog Meter, partner tecnologico dell’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing e azienda di grande reputazione specializzata in ricerche di mercato e analisi social, ci dice che proprio nel settore Food&Beverage l’uso dell’influencer marketing copre addirittura il 17% della comunicazione.
Quindi è una strategia che funziona.
E non potrebbe essere diversamente: il mondo del vino è in continuo sviluppo e la percentuale di winelovers, oltre che in vertiginosa crescita, è ricca di figure sempre più qualificate e interessate all’affascinante mondo dell’enologia.
La domanda di partenza più comune è: come si sceglie un vino rispetto ad un altro? Domanda legittima, visto che le enoteche online hanno un assortimento sempre più ampio: ogni anno nascono nuove realtà vinicole, spesso capitanate da giovanissimi che hanno lasciato la strada più facile, la loro urbana comfort-zone, per tornare alla terra. Farsi conoscere, soprattutto per questi nuovi volti del vino, è ancora più complicato. Anzi, lo sarebbe se non potessimo usare l’arma più efficace del marketing: il coinvolgimento.
Coinvolgimento ed empatia, infatti, sono le caratteristiche principali di una campagna di influencer marketing, capace di produrre grandi vantaggi in termini di vendita nel canale B2C.
Influencer e Sinergie
Ma nel dettaglio? Come viene scatenata la decisione di acquisto?
In vigna, in bottaia, con attività unboxing direttamente nel salotto di casa, con dirette di fiere internazionali, anteprime e premiazioni. In tutti questi ambiti, tra influencer e brand del vino si crea un legame importantissimo: se ci si fida della faccia, ci si fida del prodotto.
Gli influencer del vino si sporcano le mani proprio come faremmo noi consumatori, e come faremmo noi mettono gli stivali per scendere in vigna e vivere il prodotto: attraverso loro ne possiamo quasi sentire l’odore, il gusto. La passione traspare e quando c’è si sente.
Altro campo deputato all’uso dell’influencer marketing è quello degli eventi: invitare l’influencer a partecipare attivamente a un appuntamento pubblico – che sia in azienda o in un set – per raccontare il brand porta di sicuro a un aumento delle vie di comunicazione. L’influencer condividerà sui suoi social la sua attività, e da qui la sua community (che spesso supera il milione di persone) a sua volta ricondividerà quanto pubblicato, ampliando a dismisura il pubblico dell’evento.
Numeri per le aziende
Creare progetti con gli influencer è un’azione strategica considerata sempre più dalle realtà vinicole perché premia sia in termini di promozione che in termini di reputazione. Basta soffermarsi su qualche numero:
– il 91% delle aziende ne conferma il trend in crescita perché lo reputa strumento efficace da inserire nella propria strategia;
– il 55% delle aziende ha un budget destinato esclusivamente a questo tipo di campagna e il 90% di loro intende investire sempre di più;
– il 71% dei clienti target converte in acquisto dopo aver visto il contenuto pubblicato dal proprio guru del vino.
Come scegliere il giusto influencer
Seppur lo strumento dell’influencer marketing sia ormai di uso comune, la scelta deve essere ben ponderata perché è fondamentale selezionare il volto che più si adatta al nostro brand, con lo stile più giusto per il pubblico che vogliamo conquistare. Bisogna verificare l’engagment con il suo pubblico e soprattutto il tone of voice. Partendo sempre da quella regola non scritta che ci dice “Se vuoi comunicare il vino, devi amare il vino. That’s it!“.
L’onestà della passione vince sempre e comunque, se poi la uniamo alla migliore comunicazione, allora è fatta: non dobbiamo dimenticare che il settore è talmente ampio che emergere tra i milioni di post, articoli e inserzioni non è cosa semplice. Passo dopo passo, però, una comunicazione costante avvicinerà sempre più utenti che, fidelizzati, diverranno clienti.
Da qui risulta chiaro che una campagna con un blogger o influencer del vino è una vera e propria partnership, e il partner – lo sappiamo – è sempre una scelta impegnativa!